di Supercapo - 2021-12-13
Ospitato in una centrale elettrica dismessa da cui prende il nome, GES-2 House of Culture, a Mosca, è un centro dedicato all'arte contemporanea. L'edificio della centrale è stato ristrutturato su progetto di Renzo Piano.
In copertina: La facciata sud-est della Casa della Cultura GES-2 a Mosca; foto © Michel Denancé per gentile concessione di RPBW.
Storia Situata nel distretto di Yakimanka a Mosca, la centrale elettrica GES-2 è stata costruita nel 1917. Quella che all'epoca era la seconda centrale elettrica più grande della città fu costruita su progetto dell'architetto Vasily Bashkirov e dell'ingegnere Mikhail Polivanov. Dopo la sua dismissione nel 2014, lo stabilimento è stato acquisito dalla Fondazione VAC - un'organizzazione senza scopo di lucro fondata dall'imprenditore russo Leonid Mikhelson e Teresa Iarocci Mavica - con l'obiettivo di trasformare i suoi 20.000 metri quadrati in un centro d'arte multidisciplinare. GES-2 si ispira alle "case della cultura" russe (dom kultury), vale a dire centri multidisciplinari che favoriscono la partecipazione delle persone e che solitamente ospitano gallerie d'arte, biblioteche, laboratori creativi, un cinema e uno spazio nello stesso luogo per le arti dello spettacolo.
GES-2, visto dal ponte Patriarshy; foto © Michel Denancé.
Architettura Renzo Piano ha scelto di intervenire con un rispettoso restauro dell'edificio storico dell'ex centrale elettrica, trasformandolo in uno spazio contemporaneo aperto e luminoso dove, nelle parole del progettista, "i visitatori si sentono guidati dal proprio intuito".
Il centro GES-2 è suddiviso in quattro aree funzionali principali, che Piano chiama “poli”. Il Polo Civico contiene spazi ad accesso libero, tra cui una biblioteca, un media hub, uno spazio per installazioni d'arte e un ristorante che si apre su una piazza. Il Centro Accoglienza è situato al centro dell'edificio principale e ospita diverse strutture per i visitatori dislocate su due livelli: biglietterie e sportelli informativi, un negozio, una caffetteria, un'area per spettacoli e l'auditorium. Come suggerisce il nome, il Quartiere Fieristico è l'area del centro dedicata alle mostre; si compone di una combinazione di diversi spazi atti ad esporre opere d'arte e manufatti di diversa tipologia e dimensione. Il Centro Didattico, infine, ospita aule e laboratori rivolti sia a professionisti, come curatori d'arte, critici e artisti in residenza, sia al grande pubblico.
Il progetto di Renzo Piano prevedeva anche il restauro delle quattro ciminiere in muratura del sito. Questi, trasformati in iconici camini in acciaio blu, non sono solo dispositivi decorativi, ma funzionali che attivano la ventilazione naturale, raccogliendo aria pulita a 70 metri dal suolo per ridurre significativamente il consumo energetico dell'edificio.
Piantina del piano terra; immagine per gentile concessione di Renzo Piano Building Workshop.
Sezioni trasversali e longitudinali; immagini per gentile concessione di Renzo Piano Building Workshop.
Veduta del centro al tramonto; foto © Michel Denancé.
Programma delle attività Aperta il 4 dicembre 2021, la GES-2 House of Culture ospita attività - incentrate principalmente su arti visive, design e architettura contemporanei russi e internazionali - che vanno dalle mostre alle performance, dai concerti alle conferenze, dalle proiezioni di film ai laboratori creativi per bambini. Il complesso comprende anche un ex magazzino che è stato trasformato in un centro di produzione per artisti residenti, chiamato "The Vaults". Questo spazio contiene sette laboratori con attrezzature all'avanguardia per la fotografia, la stampa, la stampa 3D, la produzione audio e video, nonché laboratori per la lavorazione della ceramica, del metallo, dei tessuti e del legno.
Oltre a spazi espositivi, strutture educative e laboratori, il centro, completamente accessibile alle persone con disabilità fisiche, ospita anche un auditorium da 420 posti, una biblioteca, un negozio di libri e articoli da regalo, un ristorante, tre caffè e una panetteria.
GES-2 House of Culture, viste interne, foto © Michel Denancé per gentile concessione di RPBW.
copyright Inexhibit 2021 - ISSN: 2283-5474